Il tumore al seno rappresenta una delle principali neoplasie nelle donne. Tuttavia, grazie agli avanzamenti della medicina e alla consapevolezza crescente, è possibile affrontarlo con successo, intervenendo precocemente. La prevenzione, dunque, diventa un’arma fondamentale nella lotta a questa malattia.

La combinazione di una maggiore consapevolezza sulla prevenzione e di importanti scoperte scientifiche ha determinato un notevole miglioramento nella sopravvivenza: l’88% delle pazienti supera i 5 anni dalla diagnosi, un dato che evidenzia l’efficacia delle attuali strategie terapeutiche. Le terapie attuali, sempre più mirate e supportate da test genetici, ci consentono di affrontare la malattia con maggiore efficacia.

Si pensi che, secondo i dati del 2023, sono 834.200 le donne viventi dopo una diagnosi di tumore della mammella. Questo importante risultato è dovuto, in gran parte, alla diffusione della diagnosi precoce, che consente di intervenire tempestivamente, aumentando le probabilità di guarigione completa.

Come funziona lo screening:

Percorso assistenziale: A seconda dei risultati, la paziente verrà seguita con controlli più frequenti o indirizzata alle cure necessarie.

Esame: La mammografia è un esame indolore e veloce.

Risultati: In caso di esiti dubbi, verranno richiesti ulteriori approfondimenti (ecografia, agoaspirato, biopsia).

Perché è importante lo screening:

  • Diagnosi precoce: Permette di intervenire tempestivamente.
  • Trattamenti meno invasivi: Aumenta le possibilità di conservare la mammella.
  • Maggiore probabilità di guarigione.

Prevenzione:

Oltre allo screening, è fondamentale adottare uno stile di vita sano:

  • Alimentazione equilibrata: Privilegiare frutta, verdura e cereali integrali.
  • Attività fisica regolare: Almeno 30 minuti al giorno.
  • Non fumare: Il fumo aumenta il rischio di molti tumori.
  • Limitare il consumo di alcol: Soprattutto durante la gravidanza e l’allattamento.
  • Allattamento al seno: Può ridurre il rischio di tumore al seno.