La brachiterapia, o radioterapia interna, consiste nel porre una sorgente radioattiva a diretto contatto con il tumore. Questa forma di trattamento ha il pregio di esporre alle radiazioni soltanto la zona anatomica affetta, risparmiando così i tessuti circostanti sani. Inoltre, si realizza in tempi molto rapidi e con poche sedute terapeutiche.
I punti di forza principali della brachiterapia sono tre.
Il primo vantaggio è quello di garantire un’esposizione limitata alle radiazioni e meno danni ai tessuti sani: infatti, a differenza di quanto accade per la radioterapia esterna (che colpisce una zona estesa del corpo), la radioterapia interna “opera” soltanto sull’area occupata dal tumore.
Il secondo vantaggio è connesso al primo e consiste nella possibilità di aumentare la dose di radioattività emessa dalla sorgente, in quanto questa è diretta esclusivamente contro la massa tumorale. In realtà, come si vedrà più avanti, le quantità di radiazioni emesse non sono sempre elevate: in alcuni casi, infatti, si opta per un trattamento a dosi più basse, ma assai prolungato.
Il terzo vantaggio, infine, riguarda la velocità del trattamento. Mentre la radioterapia esterna si svolge in molte sedute (il cui tempo che le separa, inoltre, permette ai residui del tumore di riprendere la crescita), la brachiterapia è immediata e di rapida esecuzione. Come si vedrà, non richiede particolari strumentazioni e consente al paziente, in alcuni casi, di sottoporsi al trattamento e, nello stesso tempo, continuare nelle proprie attività quotidiane.